Missa Ockeghem
liturgia di musiche, immagini, architetture tra rinascimento e contemporaneo
L’HOMME ARME’
direttore Fabio Lombardo
TREE – Tempo Reale Electroacoustic Ensemble
coordinatore: Francesco Giomi
Progettazione artistica: Francesco Giomi, Fabio Lombardo
Ideazione scenografica: Andrea Aleardi
Video: Federico Fiori e Francesca Lenzi
Regia del suono: Damiano Meacci
Lo spettacolo è incentrato su una particolare lettura e ambientazione della Missa cuiusvis toni del compositore fiammingo Johannes Ockeghem, uno dei massimi musicisti del XV secolo. Questa messa rappresenta una sorta di ‘opera aperta’ rinascimentale: la stessa partitura può infatti essere eseguita in differenti ‘tonalità’ con caratteri espressivi anche molto diversi. Le cinque parti composte da Ockeghem, immaginate come altrettanti pannelli di un polittico perduto, vengono inserite in un nuovo contesto ‘liturgico’ creato attraverso una serie di strutture sonore elettroacustiche originali o frutto della rielaborazione elettronica delle parti cantate.
La parte musicale è quindi affidata ad un ensemble vocale, che interpreta la messa secondo criteri e prassi della seconda metà del Quattrocento, e ad un ensemble elettroacustico dal vivo, che si occupa di costruire in tempo reale un contrappunto sonoro sia attraverso nuovi materiali sia grazie alla rielaborazione digitale degli elementi vocali. Vengono quindi a interagire, fianco a fianco, la formazione musicale più ‘antica’, il gruppo vocale, e quella più ‘moderna’, interamente formata da strumenti elettronici.
L’esecuzione musicale verrà inserita all’interno di una video-scenografia che interagirà con i vari pannelli musicali, vocali ed elettronici, costruendo un percorso di drammaturgia visiva intimamente connesso a quello sonoro, dunque parte integrante della creazione.
La connotazione rituale dello spettacolo viene fortemente evidenziata dalla particolare collocazione dei gruppi musicali nello spazio, in modo da avvolgere totalmente il pubblico. Sulle superfici risultanti dall’articolazione dello spazio, o appositamente ritagliate, vengono proiettate le immagini di una videoscenografia che si ispira e rielabora elementi essenzialmente architettonici, ispirati sia all’opera del grande architetto fiorentino Giovanni Michelucci (tratti dal ricchissimo Archivio della Fondazione Michelucci), sia alla spazialità delle cattedrali gotiche di area fiamminga, luoghi in cui la messa di Ockeghem poteva originariamente risuonare.
Organico: 8 cantanti, 4 musicisti elettronici, 1 regia del suono, 2 video artisti, direttore (allestimento escluso)