‘Grida’ e intonazioni
(Janequin, Vecchi, Berio)
Clement Janequin Le chant de l’Alouette
(1485ca – 1558)
Maestro Piero Con dolce brama
(sec. XIV)
Clement Janequin La bataille de Marignan
Francesco Landini Chosi pensoso
(1335ca – 1397)
Clement Janequin Le chant des oiseaux
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Luciano Berio Cries of London
(1925 – 2003)
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Orazio Vecchi Le Veglie di Siena (selezione dalla “Prima veglia”)
(1550 – 1605)
l’Homme Armé
direttore, Fabio Lombardo
“E s’alcuno dicesse ch’è differente il musico dal poeta, t’inganna che canto è poesia, la musica quanto l’istessa poesia, non suonando altro questa voce Poesis che imitatione.” (O. Vecchi, dalla prefazione alle “Veglie di Siena”)
Si potrebbe dire che il concetto di ‘imitatione’ è il filo conduttore di questo programma che spazia attraverso musiche appartenenti a secoli lontani. Certo imitazione intesa in modi diversi: imitazione degli uccelli, del suono degli strumenti, del clangore della battaglia; imitazione delle grida e delle inflessioni di un venditore ambulante, come di quelle di un siciliano innamorato o di un tedesco che cerca di parlare italiano; e ancora, imitazione di stili musicali. L’attenzione si concentra alternativamente sul suono – anche in un senso onomatopeico – o sul senso, riproducendo la ‘musica’ insita nell’oggetto dell’imitazione, spostando l’attenzione sul pensiero musicale e la sua organizzazione. In questa prospettiva si sviluppa una ricerca continua che ha trovato nella vocalità un terreno particolarmente fertile, e che, sostenuta da “inventioni c’hanno qualche ingegnosa novità” ha dato, e continua a dare, risultati sorprendenti, che ritroviamo anche nella musica e nel pensiero di Luciano Berio:
“Abbandonando l’articolazione puramente sillabica di un testo, la musica vocale può intervenire sulla totalità delle sue configurazioni, compresa quella fonetica e quella – sempre presente – dei gesti vocali. Può essere utile al compositore ricordare che il suono della voce umana è sempre una citazione, è sempre un gesto. La voce, qualsiasi cosa faccia, anche il più semplice rumore, è inevitabilmente significante: accende associazioni e porta sempre in sé un modello, naturale o culturale che sia.” (L. Berio, Un ricordo al futuro)
organico: 8 voci, cembalo, liuto/chitarrone, viola da gamba, direttore