FloReMus – CONCERTO SERALE: Dramatodia/Babilonia

02Settembre2023

ore 21,15

Chiostro del Museo del Novecento, Piazza S. Maria Novella, Firenze

FloReMus – CONCERTO SERALE: Dramatodia/Babilonia

Personaggi, maschere e diverse favelle nell’Italia del Cinquecento

Dramatodia
Francesca Santi, Maria Dalia Albertini, soprani e recitazione
Andres Montilla Acurero, alto e recitazione
Alberto Allegrezza, Riccardo Pisani, tenori e recitazione
Niccolò Roda, baritono e recitazione
Guglielmo Buonsanti, basso e recitazione
Pietro Modesti, cornetto e recitazione
Marco Muzzati, percussioni e recitazione
Michele Vannelli, cembalo

Alberto Allegrezza, regia, concertazione e costumi

Biglietti interi € 15
Due persone prenotate insieme € 25
Ridotto € 8 (studenti di scuole di musica e conservatori, giovani fino a 30 anni, adulti sopra i 65 anni)

Veneziani, bergamaschi, bolognesi, tedeschi, mori, napoletani, spagnoli, cingari egiziani, turchi, ebrei… il mondo musicale e teatrale del Cinquecento è popolato di figure e personaggi di diverse origini che si incontrano e convivono in un articolato e ricco caleidoscopio etnico, a riprova del fatto che immigrazione ed emigrazione sono state sempre presenti nella storia europea. L’Italia, in ragione della sua posizione geografica, del suo esser divisa in una moltitudine di stati locali, il suo essere in parte soggetta alla dominazione di altre potenze europee è stata sempre un crocevia particolarmente affollato di popoli diversi e quindi di culture, tradizioni e, soprattutto, lingue diverse. Anche la musica ha rappresentato un punto di osservazione privilegiato di questa variopinta teoria di personaggi e caratteri: in quest’epoca il lessico musicale italiano si arricchisce di termini quali moresca, passacaglia, allemanda, tedesca, aria di Firenze, tenore di Napoli, bergamasca, ciaccona, che testimoniano l’assimilazione di elementi di culture diverse. Se tutto ciò è vero per la cultura musicale, la ricchezza che proveniva dall’“esotico” e dallo “straniero”, fu sfruttata mirabilmente da tutti quegli attori professionisti che operavano all’interno delle strutture drammaturgiche e organizzative di quella che verrà definita più tardi “commedia dell’arte”. Non solo fra i “tipi” comici venivano rappresentati uomini e donne di diversa estrazione sociale e di diverse nazionalità per sfruttare al massimo l’effetto comico dei diversi linguaggi, di alcuni elementi pittoreschi di una certa cultura o di certi vizi o debolezze associate ad un popolo (Pantalone era veneziano, il Dottor Graziano bolognese, il Capitano poteva essere spagnolo, napoletano o tedesco, i servi bergamaschi, etc…), ma spesso, per vivacizzare ulteriormente le trame e i “lazzi” comici, potevano entrare personaggi extraeuropei come ebrei, turchi, stratioti (istriani, dalmati, greci o albanesi), indiani; inoltre le commedie potevano essere ambientate in luoghi remoti ed esotici. Il programma è suddiviso in tredici sezioni corrispondenti ad altrettante “nazioni” omaggiate e, talvolta, derise, dalla penna vivace di poeti e compositori quali Giulio Cesare Croce, Antonio Molino, Filippo Azzaiolo, Andrea Gabrieli, Massimo Troiano, Jaques de Wert. In musica questa babele di etnie è stata alla base di alcuni esperimenti polifonici plurilinguistici di cui il brano che conclude il programma costituisce forse l’esempio più clamoroso: un virtuoso tour de force contrappuntistico realizzato a nove voci da Orazio Vecchi su un preesistente madrigale a cinque voci di Luca Marenzio nel quale ogni parte dà voce a un diverso personaggio e a una diversa favella quasi a ricreare in una sola scena musicale tutto “El gran teatro del mundo”. 

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Programma

Veneziani
Giulio Cesare Croce (San Giovanni in Persiceto, 1550 – Bologna 1609)
Mascherata di Pantaloni innamorati

Giulio Cesare Croce
Dialogo e barzellette nuove date in luce da Scatolino

Francesco Bonardo (XVI sec.)
Se la bellezza

Orazio Vecchi (Modena, 1550 – ivi, 1605)
No v’acorzè, Madonna
Tich Toch Zanni

Marco Facoli (Venezia?, 1540 ca. – ?, 1585)
Balletto della Commedia nova

Bergamaschi
Filippo Azzaiolo (Bologna, XVI secolo)
Chi vuol vegnir a Bergam al mercà*

Manoli Blessi (Antonio Molino detto il Burchiella) (Venezia , 1498 ca – ivi, dopo il 1572)
Dialogo piacevole de Manoli ditto con un Facchino

Padovani
Giovanni Croce (Chioggia, 1557 – Venezia, 1609)
Canzon da contadini

Orazio Vecchi
Sapete voi bifolci. Villotta 

Giorgio Mainerio (Parma, 1535 – Aquileia, 1582)
L’Arbuscello, ballo furlano

Tedeschi
Anonimo (XVI sec.)
Moresca alla svizzera 

Giulio Cesare Croce
Todeschi fuggiti da loro paesi per sospetto della guerra

Anonimo (XVI sec.)
Trinc e got

Ghirardo da Panico Bolognese (Bologna, XVI sec.)
Patrone, belle patrone

Giorgio Mainerio
Ungaresca

Schiavoni e Greci
Andrea Gabrieli (Venezia, 1510 – ivi, 1585)
Como viver mil posso

Annibale Padovano (Padova, 1527 – Graz, 1575)
Benedetta el gregaria
O vui greghette belle. Dialogo a 8 voci

Jacques de Wert
Tis pyri pyr edamasse. Villanella greca

Cingari egiziani
Giandomenico da Nola (Nola, 1510-20 ca. – Napoli, 1592)
Cingari simo

Alfonso Tosi padovano (Padova, XVI sec.)
Cingaresca astrologica

Giorgio Mainerio
Schiarazzula marazzula

Turchi
Teodoro Riccio (Brescia, 1540 ca. – Ansbach, 1603 ca.)
Ble ble ble ble chiel chiel

Mori
Massimo Troiano (Napoli, XVI sec. – Baviera, 1570)
Fa lan fan fon fan. Moresca

Grammatio Metallo (Bisaccia, 1540 ca. – Roma?, 1615)
Ala lappia camocan. Moresca

Napolitani
Antonio Valente (1520 ca. – Napoli 1601)
Gaillarda napoletana

Anonimo (XVI sec.)
Tu core mio

Grammatio Metallo
Madonna tu me pari tanto brutta

Adrian Willaert (Bruges, 1490 – Venezia, 1562)
Vecchie letrose

Massimo Troiano
Battaglia della Gatta e della Cornacchia

Anonimo (XVI sec.)
Quess’occhi e quissa bocca

Girolamo Conversi (Correggio, XVI Sec.)
Deh, porgini ssa mano

Anonimo (XVI sec.)
In Toledo una donzella

Spagnoli
Jacques de Wert
De que sirve ojos morenos. Villanella spagnola

Pietro Vinci (Nicosia, 1535 – ivi, 1584)
Es tan grave mi dolor

Antonio Il Verso (Piazza Armerina, 1560 – Palermo, 1621)
Cancion spagnola*

Anonimo
Pavana di Spagna

Siciliani
Giulio Cesare Croce
Ottave alla siciliana

Giadomenico Martoretta (Mileto, 1515 – ?, dopo il 1566)
La bella donna chi lu pettu m’ardi

Ebrei
Ghirardo da Panico Bolognese
Adonai con voi. Ebraica*

Giulio Cesare Croce
Rissa tremenda fra Mardochai e Badanai

Adriano Banchieri (Bologna, 1568 – ivi, 1634)
Samuel, Samuel. Mascherata di Ebrei

Bolognesi
Adriano Banchieri
Strazz e ciavatt. Intermezzo di Solfanari

Adriano Banchieri
Tre Graziani. Spagnoletto

Giulio Cesare Croce
Segreti di medicina mirabilissimi

Epilogo
Orazio Vecchi Diversi linguaggi a 9

*parti ricostruite da Michele Vannelli

02Settembre2023

ore 21,15

Chiostro del Museo del Novecento, Piazza S. Maria Novella, Firenze

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