15Settembre2023
19:00
Chiesa di S. Martino a Mensola, Via di S. Martino a Mensola 4, Firenze
FloReMus – CONCERT À BOIRE: Ensemble Resonare/Duo ubera tua
La lode della figura femminile tra il XVI e XVII sec
Ensemble Resonare
Giulia Manzini, soprano I
Giulia Ferraldeschi, soprano II
Federico Mauro Marcucci, sontrotenore
Andrea Moretti, tenore
Giacomo Terenzi, baritono
Lorenzo Sabene, tiorba
Pietro Consoloni, direttore
Ingresso libero
Il termine donna già di per sé è una precisa scelta di campo in questo concerto: si distacca, infatti, dalle parole usate dalle nostre lingue sorelle, femme e mujer, che esprimono rispettivamente un’essenza sensuale e un ruolo famigliare, parole -e dunque esistenze- più piatte rispetto alla dimensione caleidoscopica della Donna.
Il parola fu introdotto dagli stilnovisti, che bene avevano compreso e sperimentavano esteticamente ed estesicamente il ruolo alto ed altro, della Domina, che è sì generativa, famigliare, ispiratrice, ma anche sensuale, completa, rotonda. E non è dunque un caso se il termine “uomo” rimanda alla terra (humus), mentre “donna” afferisce a uno spazio di potere: creativo, accogliente, ma anche ammaliatore e foriero di forti emozioni.
Questo dato testuale, ma anche filosofico -poiché nei termini risiede l’essenza delle cose-, fu poi raccolto e coltivato dagli artisti dei secoli seguenti e narrato nelle più svariate forme: passando dalla codificazione dei personaggi femminili nelle opere di Ariosto e Tasso ed ancora per le Veneri e Madonne viste con gli occhi di Leonardo e Michelangelo, fino ad approdare alla lode -e talvolta al biasimo- delle donne muse del compositori del Cinquecento.
Proprio in questo solco il programma musicale presentato vorrà cercare di descrivere la complessità, talvolta incompresa, di questa personalità, e per farlo si è basato su un altrettanto multiforme complessità di composizioni e madrigalismi. L’alveo in cui muoverci saranno i due orizzonti prodighi in immagini ispiratrici: l’ambiente sacro e profano; con essi due capisaldi della forma musicale rinascimentale: il madrigale e il mottetto.
A dare il canto a questa “miralbil creatura” cinquecentesca sarà quella genia di talenti operanti a cavallo tra il XVI e il XVII sec. All’amor laico si alternerà quello religioso e, in quest’ultimo, la figura della beata Vergine Maria, della quale Monteverdi nel suo celebre “Exultent caeli” ha voluto descriverne la nascita.
Quello di stasera vuole appunto essere un viaggio sonoro attraverso cui poter fare propri quegli stilemi di una musica passata ma ancora attualissima, in cui la Forma diventa anche Essenza.
Programma
– Giovanni de Macque (1548-1614): Vidi Fillide mia, madrigale a 5 vv.
– Claudio Monteverdi (1567-1643): Godi pur del bel sen, canzonetta a 3 vv.
– Pomponio Nenna (1556-1608): Deh scoprite il bel seno, madrigale a 5 vv.
– Francesco Cavalli (1602-1676): Vieni in questo seno, aria a voce sola e b.c.
– Carlo Gesualdo da Venosa (1566-1613): Ardita zanzaretta, madrigale a 5 vv.
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– Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525-1591): Duo ubera tua, Canticum canticorum, mottetto a 5 vv.
– William Byrd (1539-1623): Beata viscera Mariae, mottetto a 5 vv.
– Alessandro Grandi (1586-1630): O quam tu pulchra es, mottetto a voce sola e b.c.
– Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525-1591): Veni, veni dilecte mi, mottetto a 5 vv.
– Claudio Monteverdi (1567-1643): Exultent caeli, mottetto a 5 vv. e b.c.