03Settembre2022
19,30
MAD, Murate Art District, Piazza delle Murate, Firenze
FloReMus – CONCERT A’ BOIRE: Ensemble La Douce et Piquante/Metamorfosi d’amore
Ensemble La Douce et Piquante
Tiziana Armonia Alessandra Azzone – Liuto/voce
Elena Bacchini – Viola da gamba/voce
Emanuele Verdecchia – Flauto/voce
Posto unico € 5
Programma
Francesco Bendusi (?-1553) Speranza, Ballo
Desiderata, Ballo
La Giovenetta, Ballo
Claudin de Sermisy (1490?-1562) Jouyssance, Chanson
Antonio Gardane (1509-1569) Jouyssance, Chanson à 2
Thoinot Arbeau (1519-1595) Jouyssance, Basse Danse
Pierre Attaignant (1528) Basse Danse 3
Jacques Arcadelt (1507-1568) O Felici Occhi miei, Madrigale
Vincenzo Ruffo (1508-1587) O Felici Occhi miei, Capriccio
Philippe Verdelot (ca. 1485-1552?) (Ed. A.Willaert) Se Mai Provasti donna, Madrigale passeggiato
C. de Sermisy Languir me fais, Chanson
C. de Sermisy/Coclico Languir me fais, Ricercare
Languir me fais, Gaillarde
Lodovico Martelli (1500-1527 ca.) Non dispreggiate donna, Madrigale
Diego Ortiz (1510-1575) Passemezzo moderno, Ricercare
J. Arcadelt (Ed. A.Banchieri) Il Bianco e dolce cigno, Madrigale
P. Attaignant Pavana
Bransle gay 23
Tourdion 1
Tourdion 2
Jehan de Chardavoine (1538-1580) Bon Jour m’mie, Voix de Ville
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Altri cantar con più sonoro canto/Le Fatiche d’Amor, l’arme di Marte
E dimostrar con chiari esempi, quanto/Possa forza d’ingegno , e industria d’arte.
Cangiati corpi in nuove forme io canto,/Degna materia di più dotte carte.
[Ludovico Dolce, LE TRASFORMATIONI, Venezia 1554]
Un vero e proprio laboratorio vivente di ricerca musicale sul Rinascimento.
Le metamorfosi dell’Amore narrate dai testi poetici dei pezzi in programma, dai sublimati bianchi cigni, ai più materiali amori francesi, sono amplificate dalle trasformazioni delle musiche secondo le prassi di scrittura e riscrittura rinascimentali: su materiale prius factus di chansons, voix de ville e madrigali vengono elaborati ed eseguiti , come sostanza viva e pulsante, ricercari solistici (nuovi e antichi), diminuzioni, “cantar a libro” a 2-3 voci su tenor, capricci e “alchemiche condensazioni” per cantar alla viola o al liuto, nonché danze intessute sugli stessi temi.
In programma chansons di Jacob Arcadelt e di Claudin, madrigali di Verdelot e ancora Arcadelt, i Capricci di Vincenzo Ruffo, balli francesi e italiani (Passemezzi, Pavane e Gagliarde) dalle raccolte di balli e danceries (Gardane, Bendusi, Le Roy, Phalése, ecc). Il tutto adattato e rielaborato per un trio di musicisti/cantori ai tre strumenti prìncipi del Rinascimento: flauto, viola da gamba e liuto.