29Ottobre2022
21,15
Fornace Agresti, Via Europa, Impruneta (parcheggio in via Europa e piccolo tragitto a piedi)
I Concerti al Cenacolo – CONCERTO: PassiSparsi/Contrappunto bestiale
Gli animali nella musica del Rinascimento
Musiche di F. Azzaiolo, O. Vecchi, A. Banchieri. J. Arcadelt, F. Corteccia, ecc.
Ensemble PassiSparsi.
Martha Rook, soprano
Cora Mariani, mezzosoprano
Elisabetta Vuocolo, contralto
Neri Landi, tenore
Lorenzo Tosi, basso
Tommaso Tarsi, liuto
Biglietto intero € 10
Biglietto ridotto € 8 (fino a 30 anni e sopra i 65, studenti di scuole di musica e conservatori)
Programma
Filippo Azzaiolo (ca. 1530/40 – ?), Quando la sera canta el griolin
Josquin Des Prez (ca. 1450 – 1521), El grillo
Orazio Vecchi (1550 – 1605), Mi vorrei trasformare
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Giovanni Domenico da Nola (c.1510/20 – 1592), Amor m’ha fatto deventar fenice
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Baldassarre Donato (ca. 1525/30 – 1603), No pulice m’entrato nell’orecchia
Filippo Azzaiolo, Sentomi la formicula 4vv
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Jaques Arcadelt (1507 – 1568), Il bianco e dolce cigno
Francesco Corteccia (1502 – 1571), Madonna io t’aggi amat’ed amo assai
Orlando di Lasso (1532 –1594), S’io fusse ciaul e tu lo campanile
Giacomo Gorzanis (1520 – 1575), La turturella
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Pietro da Lodi (XV sec.), El basilisco ha l’ochio como un dardo
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Giovanni Giacomo Gastoldi (1550 – 1622), Miracol’in natura
Anonimo (XV sec.), Quasi sempre avanti dì
Antonio Scandello (1517 – 1580), Haveva na gallina capelluta
Adrian Willaert (1490 – 1562), Madonna mia fame bona offerta
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Stefano Lando (ca. 1530 – 1571), Io mi vivea com’Aquila
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Adriano Banchieri (1568 – 1634), Contrappunto bestiale alla mente
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Per l’Uomo, che s’immagina al centro del mondo, gli “altri” animali sono da sempre oggetto d’interesse e curiosità. Prima che fossero sistematizzate le scienze naturali, la conoscenza del regno animale si è spesso nutrita e intrecciata con rappresentazioni magiche o mitologiche del mondo, inevitabilmente antropocentriche; e gli animali hanno perciò occupato da sempre un posto di assoluto rilievo nella fantasia umana.
Fin dall’antichità, e specialmente in seno alla cultura cristiana medievale, si vanno sviluppando imponenti sistemi simbolisti in cui alle figure animali sono sistematicamente attribuiti significati metafisici, religiosi o etici. Sistemi che abbracciano tutto il regno animale “conosciuto”, fino alle creature più esotiche e perfino quelle mitologiche.
A questi “elevati” saperi si contrappone la cultura popolare, in cui piuttosto che a imponenti simbolismi le figure di animali rimandano, attraverso le loro caratteristiche più immediatamente osservabili nella convivenza concreta e terrena tra uomo e animale, a una rappresentazione metaforica delle dinamiche sociali quotidiane.
Nel Rinascimento – quando tra l’altro, e forse non a caso, inizia ad affermarsi anche un interesse all’osservazione più diretta della Natura sempre più alleggerita da sovrastrutture simboliche antiche – questa visione metaforica e talvolta caricaturale delle figure animali trova grande espressione nella musica profana, sia attraverso i testi di semplici canzoni che nei componimenti madrigalistici.
Il programma Contrappunto bedstiale celebra quindi la varietà delle rappresentazioni animali nel repertorio vocale del XVI secolo. Nei brani che si ascolteranno, di carattere, autori, e registri diversi, che si tratti di alta poesia o filastrocche popolari, che si parli di pulsioni nobili o appetiti terreni, l’animale è sempre in qualche modo lo “specchio” attraverso cui l’Uomo gioca a riconoscere se stesso, i suoi peculiari caratteri, i suoi desideri, e le turbolente, assurde e spesso ridicole dinamiche della sua vita sociale e affettiva.