24Ottobre2020
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Pieve di San Lorenzo, via Cocchi 4, Borgo San Lorenzo (FI)
I Concerti al Cenacolo-L’Homme Armé/Plorat amare
Musiche sacre e spirituali di Claudio Monteverdi
Ensemble L’Homme Armé
Rossana Bertini, soprano
Mya Fracassini, mezzosoprano
Marta Fumagalli, mezzosoprano
Andres Montilla Acurero, tenore
Paolo Fanciullacci, tenore
Riccardo Pisani, tenore
Gabriele Lombardi, baritono
Andrea Perugi, organo
Fabio Lombardo, direttore
Ingresso libero
Tutte le iniziative si svolgeranno nel rispetto dei protocolli anti-covid. Sarà necessario l’utilizzo della mascherina e in tutti gli spazi verrà garantito il distanziamento sociale. A fronte della riduzione della capienza delle sale e per consentire una migliore organizzazione, è caldamente raccomandata la prenotazione per tutti gli eventi, compresi quelli ad ingresso libero.
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Claudio Monteverdi (1567-1643)
Sanctissimae Virgini Missa senis vocibus
Missa “in illo tempore” (1)
Kyrie
Gloria
Plorat amare (2)
Te, Jesu Christe (3)
Missa “in illo tempore”
Credo
Maria, quid ploras ad monumentum (3)
Pulchrae sunt genuae tuae (3)
Missa “in illo tempore”
Sanctus
Agnus Dei
(1) “Sanctissimae Virgini Missa senis vocibus …”, Ricciardo Amadino, Venezia 1610
(2) „Il terzo libro della musica di Claudio Monteverde a cinque voci fatta spirituale da Aquilino Coppini Regio Lettore di Retorica, et Accademico Inquieto“, Alessandro et heredi di Agostino Tradati, Milano 1609
(3) „Musica tolta da i madrigali di Claudio Monteverde, e d’altri autori, a cinque, et a sei voci, e fatta spirituale da Aquilino Coppini Accademico Inquieto“, Agostino Tradate, Milano 1607
Nel corso degli ultimi decenni la musica sacra di Claudio Monteverdi è stata oggetto di letture diverse, alcune delle quali, con l’eccezione del famosissimo Vespro della Beata Vergine, l’hanno relegata ad una produzione minore più condizionata dalla “prima pratica”, cioè da un uso più tradizionale del contrappunto. Al contrario, e nonostante in epoca moderna sia stata oscurata dalla novità del Vespro pubblicato nella stessa edizione del 1610, la Missa in illo tempore è uno dei banchi di prova delle esplorazioni contrappuntistiche di Monteverdi, dove il contrappunto viene messo al servizio del testo, anche se in un modo diverso dalla coeva produzione madrigalistica. In questo senso è particolarmente indicativo l’accostamento della messa ai madrigali più innovativi dello stesso autore resi spirituali dai magistrali contrafacta di Aquilino Coppini. Si tratta di generi diversi di “musica rappresentativa”: se la qualità rappresentativa appare più evidente nei madrigali, anche in quelli resi spirituali dall’aggiunta di un testo religioso, non meno rappresentativo di una nuova idea del sacro, è l’uso del contrappunto di questa messa a sei voci, che rimane un monumento straordinario che ancora oggi ci stupisce.