CONCERTI AL CENACOLO 2012

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CONCERTI AL CENACOLO 2012

Cenacolo di Andrea del Sarto

al Museo di San Salvi (via San Salvi 16, Firenze)

dal 19 al 29 ottobre

venerdì 19 ottobre ore 21.15

Madrigal Mystery Tour

L’Homme Armé e Cappella Musicale S.Maria degli Angiolini diretta da G.L.Lastraioli

mercoledì 24 ottobre ore 21.15

Salve, flos Tuscae gentis

L’Homme Armé

Musiche di Gherardello, Paolo tenorista, Dufay, Isaac

venerdì 26 ottobre ore 21.15

Da Monteverdi a… Monteverdi

Elena Cecchi Fedi, soprano – Alfonso Fedi,clavicembalo

C. Monteverdi, S. Scheidt, H. Scheidemann, J.J. Froberger

29 ottobre ore 21.15

Missa de beata Virgine

L’Homme Armé diretto da Fabio Lombardo

Musiche di Josquin des Prez, Isaac et alii

Biglietti e prenotazioni:

Cenacolo di Andrea del Sarto al Museo di San Salvi (via di San Salvi 16, Firenze; inizio concerti ore 21.15,  ingresso euro 10, ridotto euro 5; info e prenotazioni : 055/695000 – homme.arm@gmail.com).In caso di tutto esaurito, i posti non ritirati almeno 30 minuti prima dello spettacolo, saranno rimessi in vendita.

Dopo il gran successo della rassegna “AntiCONtemporaneo” che si è svolta lo scorso luglio al Museo Marini per il quinto anno consecutivo, l’Homme Armé dà il via alla più longeva rassegna di musica antica in Toscana, ovvero i “Concerti al Cenacolo” che l’Associazione, a dispetto delle sempre minori risorse disponibili per le attività culturali, porta avanti senza interruzioni dal 1994, ospite del meraviglioso Cenacolo di Andrea del Sarto al Museo di San Salvi (via San Salvi 16, Firenze).

Il programma, di solito molto compatto e articolato intorno a un preciso nucleo musicale antico, quest’anno si allarga al moderno: difatti il clamoroso sold out di una delle serate di “AntiCOntemporaneo”, ovvero il “Madrigal Mystery Tour” che accosta ad un nucleo di madrigali di John Dowland composti al tempo di Elisabetta I una ricca antologia di pezzi dei Beatles rivisti, senza alcun pregiudizio per il ritmo, in chiave madrigalistica, con le classiche quattro voci accompagnate da una band di quattro elementi armati di strumenti antichi, ha indotto gli organizzatori a consolare con una replica venerdì 19 ottobre i molti aspiranti spettatori rimasti fuori dal Museo Marini a luglio per superamento della capienza massima.

Mercoledì 24 ottobre sarà la volta di “SALVE, FLOS TUSCAE GENTIS. Musica Sacra a Firenze tra Medioevo e Rinascimento”, con una ricca scelta di autori attivi prima e dopo il significativo passaggio da Firenze di Guillaume Dufay (il titolo della serata è tratto da una sua composizione, che verrà eseguita). Si possono individuare due direttrici principali nei brani presentati nel programma del concerto: la prima è quella che si riscontra nelle composizioni di Gherardello, di Paolo e di Lorenzo, che hanno il chiaro intento di mostrare sia i caratteri della subtilitas contrappuntistica sia quelli della dulcedo espressiva (i due più alti ideali estetico/musicali del tempo); l’altra, riscontrabile ad esempio nell’Ave Verum e nel Veni Sancte Spiritus anonimi, è la tecnica compositiva del cosiddetto cantus binatim, una sorta di semplice contrappunto, probabile retaggio di una pratica improvvisativa tramandatasi oralmente. Nell’ultima parte, tra due brani di Dufay scritti a Firenze, ascoltiamo due pezzi di Heinrich Isaac, altro musicista nordico trapiantato a Firenze. Il primo è un mottetto mariano, sul tenor ‘la-mi-la-sol’; il secondo, Quis dabit, è uno dei più famosi lamenti del Rinascimento, scritto per la morte di Lorenzo il Magnifico.

Venerdì 26 ottobre il soprano Elena Cecchi Fedi, accompagnata da Alfonso Fedi al clavicembalo, presenterà Da Monteverdi a …. Monteverdi, con musiche di C. Monteverdi, S. Scheidt, H. Scheidemann, J.J. Froberger. Il programma è incentrato sul repertorio della cantata profana da camera del Seicento italiano, includendo alcuni degli autori più importanti.

La rassegna si concluderà lunedì 29 ottobre con Missa “de beata Virgine” et alia carmina: Josquin e i fiamminghi in Italia, che riunisce musiche di Josquin, Brumel, Isaac, Weerbeke, Ninot le Petit e Coppini. La Missa de beata Virgine è una delle ultime composte dal franco-fiammingo Josquin Desprez, uno dei più importanti compositori non solo del Rinascimento, ma di tutti i tempi. Pubblicata la prima volta nel 1514, è stata una delle messe più famose per gran parte del Cinquecento, forse per il particolare equilibrio tra la fluidità melodica e l’elaborazione contrappuntistica. La messa parafrasa le melodie gregoriane della messa Cum jubilo, un ciclo dell’ordinarium missae destinato al culto mariano. Contrariamente al contesto liturgico orginale, che includeva anche le parti del proprium e che riuniva molti stili musicali accumulati nella liturgia nel corso dei secoli, la messa viene qui presentata in forma di concerto intercalata da brani di altri autori contemporanei di Josquin. Questa alternanza mostra stili musicali legati ad ambienti simili, stili e autori che in qualche caso la storiografia tende a liquidare genericamente come minori. Ma questi accostamenti intendono evidenziare le caratteristiche espressive di queste musiche, per altro basate su testi molto diversi, musiche che possono apparire molto lontane dalle consuetudini di ascolto di un concerto moderno.

Il programma, particolarmente denso di sfumature, troverà una particolare forma sonora nel contesto del bellissimo Cenacolo di Andrea del Sarto.

Con un programma simile a quest’ultimo, l’ensemble L’Homme Armé si esibirà domenica 21 ottobre a Roma, invitato ai prestigiosissimi Concerti del Quirinale, trasmessi in diretta su RAI 3; un’anteprima sarà data nel pomeriggio del 20 ottobre con un concerto-prova generale dedicato a Sara Chiarenza (amica e collaboratrice prematuramente scomparsa) in un luogo artisticamente e spiritualmente significativo della Toscana.

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